“Taiwan, il paradiso del ciclista”…
Mentre in Italia ci si lamenta dell’intralcio alla circolazione (anche su strade di montagna da 30 kmh in macchina), e mentre i ministeri competenti dormono da anni sui temi di ciclabilità, ciclismo urbano, ciclismo sportivo e cicloturismo, Taiwan esce con questa pagina pubblicitaria sull’Economist (il settimanale internazionale più influente del mondo): Taiwan, the biker’s paradise, per promuovere il turismo e il Taiwan Cycling Festival 2014.
Forse perché hanno scoperto che i ciclisti sportivi, come i golfisti e altri sportivi “alto-spendenti”, e come i cicloturisti, quando viaggiano spendono, vanno al ristorante, in albergo e acquistano servizi.